Sanzione regia

ll re Giorgio VI, accompagnato dalla regina Elisabetta, concede l'assenso reale alle leggi del Senato canadese, il 19 maggio 1939

La sanzione regia (detta anche sanzione reale o assenso reale) è un istituto che, agli inizi delle monarchie costituzionali prevedeva la necessità dell'assenso del monarca per la formazione delle leggi.

Sotto una moderna monarchia costituzionale, l'assenso reale è considerato poco più che una formalità. Anche in nazioni come Regno Unito, Norvegia, Paesi Bassi, e Monaco che ancora, in teoria, consentono al loro monarca di negare il consenso alle leggi, il monarca non lo fa quasi mai, tranne che in una terribile emergenza politica o su consiglio del governo. Sebbene un tempo il potere di veto negando il consenso reale fosse esercitato spesso dai monarchi europei, tale evento è stato molto raro a partire dal XVIII secolo. Nel Liechtenstein il principe ha tale potere[1] ed a volte lo utilizza attivamente, cosa eccezionale in Europa, ma generalmente solo in caso di leggi potenzialmente dannose o di natura populista.[2]

  1. ^ (EN) Liechtenstein 1921 (rev. 2011) Constitution - Constitute, su www.constituteproject.org. URL consultato il 26 marzo 2025.
  2. ^ Hans-Adam II von Liechtenstein, Lo Stato nel terzo millennio [Der Staat im dritten Jahrtausend], pp. 101-102.

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